Microscopio

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MICROSCOPIA IN LUCE POLARIZZATA

L’analisi al microscopio a luce polarizzata, che prevede uno strumento di uso relativamente semplice, con un adeguato livello di esperienza, può essere un approccio diagnostico di notevole

interesse per chi si occupa di tricologia.

Questa tecnica si avvale di un microscopio che utilizza una fonte di luce polarizzata, cioè caratterizzata da onde luminose aventi la stessa direzione di vibrazione che, attraversando un

mezzo, vengono deviate.

Con questa tecnica è possibile ottenere informazioni sul ciclo vitale del bulbo, valutare nei dettagli il processo di

cheratinizzazione, indagare le alterazioni della midollare, delle guaine e della cuticola del capello, anche indotte da

trattamenti cosmetologici inadeguati.

Come si osserva un capello al microscopio in luce polarizzata

L’esame tricologico in microscopia in luce polarizzata prevede l’estrazione di una piccola quantità di capelli (dai 15 ai 20), tramite una pinza emostatica, in un punto del vertice della testa; precisamente il punto di incontro tra una immaginaria linea che, passando da sopra la testa, unisce anteriormente le due orecchie e la linea, ad essa perpendicolare, che unisce la glabella

al vertice della testa

Viene allestito un vetrino con dell’olio di immersione su cui vengono appoggiati e allineati i capelli estratti, dalla parte dei bulbi, e il tutto viene coperto da un vetrino copri-oggetti e osservato al microscopio

Quando i follicoli dei capelli sono “imperfetti” all’esame obiettivo facilmente riscontriamo situazioni “coadiuvanti o

concomitanti” la loro involuzione; situazioni spesso solo caratteriali o parafisiologiche, che abbiamo definito con il termine di  “incidenze“.